1825-1892

Al secolo Raffaello, nacque a Firenze nel 1825, figlio di un pizzicagnolo. Studiò fin da piccolo sotto la guida degli scolopi di San Giovannino, vicino alla cui sede abitava con la famiglia. Accolto novizio nell’ordine, studiò con Stanislao Gatteschi, Numa Pompilio Tanzini e Giovanni Antonelli. Non ancora sacerdote, svolse il tirocinio prima presso il Collegio Tolomei di Siena come professore di grammatica latina, e poi come docente di matematica e filosofia presso il Collegio dei Nobili di Urbino, dove prese i voti nel 1848. L’anno successivo ebbe per un breve periodo la cattedra di geometria e filosofia a Castiglion Fiorentino, prima di approdare come insegnante di filosofia, e poi anche di storia, alle Scuole Pie di San Giovannino, dove aveva studiato e dove sarebbe rimasto a lungo, prima rettore della Casa di San Giovannino, poi preside della scuola, vivendo drammaticamente la sua chiusura nel 1878, dovuta a una crisi finanziaria del Comune di Firenze che non volle più concedere finanziamenti e locali. Riordinando la biblioteca di San Giovannino chiese una deroga alle limitazioni dell’Indice, dovendo maneggiare libri altrimenti proibiti. Nel 1872 divenne superiore provinciale degli scolopi di Toscana, e nel 1876 aprì il nuovo collegio della Badia Fiesolana. Nel 1889 fu nominato arcivescovo di Siena da Leone XIII, accettando, non senza riluttanza il mandato affidatogli. Poco dopo, insieme a Celestina Donati, fondò l’ordine delle suore Calasanziane. Tramite Tommaso Pendola, col quale aveva mantenuto rapporti stretti fin dal primo soggiorno a Siena, era entrato in contatto con Antonio Rosmini, e sui cardini del suo pensiero improntò il proprio insegnamento nei lunghi anni che videro studenti in San Giovannino Raffaello Caverni, come Giosuè Carducci e più tardi Giovanni Pascoli. Morì a Siena nel 1892.

Celestino Zini (1825-1892)