



























Raffaello Caverni nasce il 12 marzo a San Quirico di Montelupo da Vincenzo e Assunta Mancioli, quarto di dieci fratelli.
Entra fra i chierici del Duomo di Firenze per iscriversi poi al Collegio Eugeniano e in seguito alle Scuole Pie di San Giovannino, dove ha come maestri i padri Celestino Zini, Filippo Cecchi, Eugenio Barsanti e Giovanni Antonelli. Oltre a filosofia, fisica e matematica, studia astronomia all’Osservatorio Ximeniano e chimica all’Istituto tecnico.
Terminati gli studi, viene nominato dall’Arcivescovo di Firenze Giovacchino Limberti professore di filosofia e matematica al seminario di Firenzuola.
Il 2 giugno, a Firenzuola, viene ordinato sacerdote.
Delinea l’idea di un nuovo fonografo, esposta in alcune Osservazioni sulle note alla Divina commedia di Niccolò Tommaseo e Giovanni Antonelli. L’intenzione di dedicare il lavoro al Tommaseo è frustrata dal rifiuto di quest’ultimo, giudicato all’inizio offensivo, ma attribuito poi alla troppa modestia. Anche Filippo Cecchi loda l’invenzione pur vedendo notevoli ostacoli alla sua attuazione. Il progetto resta irrealizzato e le Osservazioni inedite.
Con un placet del 20 maggio viene trasferito a Quarate di Bagno a Ripoli, nella valle dell’Ema, come parroco della chiesa di San Bartolomeo, dopo che la sede era stata messa a concorso il 30 dicembre dell’anno precedente, a seguito di una lite fra i cugini Niccolò e Giovan Battista Quaratesi, convinti entrambi di essere il titolare unico del giuspatronato su quell’altare.
Inaugura la collaborazione con la rivista «La scuola» di Augusto Alfani (che poi proseguirà col titolo «L’ateneo», sotto la direzione di Enrico Alessandri, Costantino Pescatori e Bartolomeo Zandonella), dove pubblica a puntate la rubrica Ricreazioni scientifiche, insieme a vari scritti di scienza dantesca e di didattica della matematica, e ai Consigli sopra lo studio delle lettere a un giovinetto.
Pubblica con l’editore Sansoni i Problemi naturali di Galileo Galilei e di altri autori della sua scuola.
Entra in rapporto con Antonio Favaro, che lo aveva contattato per informazioni riguardo al volume galileiano stampato l’anno prima.
● Per i tipi della Tipografia Carnesecchi esce in opuscolo lo scritto De’ nuovi studi della filosofia: discorsi di Raffaello Caverni a un giovane studente, già uscito a puntate negli anni precedenti sulla «Rivista universale» col titolo Sulla filosofia delle scienze naturali [1875] [1876], nel quale il Caverni azzarda una conciliazione fra teorie evoluzioniste e dottrina cattolica, accusando i teologi – con particolare rigidità verso i gesuiti – di intralciare indebitamente il cammino delle scienze.
● Sulla «Civiltà cattolica» esce una recensione critica [1877] [1878] dell’opuscolo De’ nuovi studi della filosofia, a firma del padre gesuita Francesco Salis-Seewis.
● Presso la Tipografia Il Giusti si stampa Voci e modi nella Divina Commedia dell'uso popolare toscano, dizionarietto compilato da Raffaello Caverni.
● L’opuscolo De’ nuovi studi della filosofia è messo all’Indice con decreto del 1° luglio. Con una lettera all’arcivescovo di Firenze Eugenio Cecconi, Raffaello Caverni si sottomette alla decisione della Sacra Congregazione.
● Entrato in contatto col principe Baldassarre Boncompagni Ludovisi grazie alla mediazione di Antonio Favaro, il Caverni pubblica sul «Bullettino di bibliografia e di storia delle scienze matematiche e fisiche» alcune Notizie storiche intorno all'invenzione del termometro.
● Inizia a collaborare con la rivista «Letture di famiglia», fondata da Pietro Thouar e diretta poi da Filippo Orlando, sulla quale pubblicherà numerosi articoli nelle serie Fisica dantesca, Problemi di astronomia dantesca, Da Dante a Galileo e Diporti filologici.
Presso la direzione delle «Letture di famiglia» raccoglie nell’opuscolo Dell’arte dello scrivere: consigli di Raffaello Caverni a un giovinetto alcuni scritti già usciti in passato sulla rivista «L’ateneo».
L’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti bandisce il concorso Tomasoni, per un premio di 5000 lire da destinare alla stampa del miglior lavoro sulla storia del metodo sperimentale in Italia. Mancando nei termini stabiliti l’accordo su un vincitore, la scadenza è prorogata al 1889.
Coi tipi di M. Cellini e C. Raffaello Caverni pubblica Dell’antichità dell’uomo secondo la scienza moderna: saggio di studi, riunendo scritti già apparsi sulla «Rassegna nazionale».
● Per la casa editrice delle «Letture di famiglia» riunisce in un volume dal titolo Ricreazioni scientifiche gli articoli della serie omonima già uscita a puntate sulle riviste «La scuola», «L’ateneo» e «Letture di Famiglia»
● Negli «Atti dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti» esce l’articolo Intorno ad una nuova edizione delle opere di Galileo nel quale Antonio Favaro illustra il progetto, risalente al novembre del 1881.
Antonio Favaro coinvolge Raffaello Caverni nel progetto della nuova edizione delle opere di Galileo, col compito di illustrare i testi con un commento e di ordinare gli scritti galileiani de motu.
● Nella collana “Biblioteca delle giovanette” dell’editore Le Monnier il Caverni pubblica L’estate in montagna: lezioni di fisica, cui seguiranno una seconda edizione riveduta nel 1885 e una terza edizione riveduta nel 1899.
● La Società editrice Successori Le Monnier, che in un primo momento avrebbe dovuto pubblicare l’edizione nazionale delle opere di Galileo (uscita invece anni dopo per i tipi dell’editore Barbèra) inizia a coinvolgere nel progetto il Ministero della Pubblica Istruzione, nel tentativo di ottenere il patrocinio reale, e propone di nominare curatori scientifici Antonio Favaro e Raffaello Caverni, con Isidoro Del Lungo responsabile per la parte filologica.
● Sempre nella collana “Biblioteca delle giovanette” dell’editore Le Monnier esce Fra il verde e i fiori: nozioni di botanica, illustrate con 32 incisioni, di cui verrà pubblicata una seconda edizione nel 1900.
● Dopo una sporadica collaborazione alla rivista «Cordelia» di Ida Baccini (1885), Raffaello Caverni inizia a collaborare con la rivista torinese «Letture per le giovinette», diretta dalla contessa Irene della Rocca Castiglione, alla quale contribuirà con vari articoli di divulgazione scientifica: Un ciurmatore del secolo XVII, In pian di Giullari, Sal gemma (1886); Chiocchi di frusta, Razzi di fuoco, Mondo di pietra (1887); Colombe a volo, Giardino di rose (1888); L’esame della signorina Merope (1889).
● Convinto da Antonio Favaro, il Caverni comincia a scrivere la sua Storia del metodo sperimentale in Italia per presentarla al concorso Tomasoni bandito dall’Istituto Veneto.
● Il 20 febbraio viene promulgato un decreto reale che, accollandone le spese allo Stato, pone la nuova edizione galileiana sotto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione. Vengono nominati consultori scientifici Angelo Genocchi, Gilberto Govi e Giovanni Virginio Schiaparelli.
● Da un articolo uscito in aprile sulla «Nazione», scritto da Niccolò Nobili ma non firmato, Raffaello Caverni apprende di non esser più nella rosa dei curatori scientifici dell’edizione nazionale delle opere di Galileo. Non saprà mai che, in aggiunta alla decisione ministeriale di non corredare la nuova edizione di un commento esplicativo, il veto sul suo nome era stato posto da Gilberto Govi. I rapporti con Antonio Favaro, incolpato dell’accaduto, iniziano da questo momento a raffreddarsi e il Caverni cesserà gradualmente anche di collaborare con lui alla preparazione degli scritti galileiani de motu.
Nella collana “Biblioteca scolastica” dell’editore Felice Paggi il Caverni pubblica Con gli occhi per terra: nozioni intorno alla natura e alle proprietà di alcune sostanze minerali, con alcune illustrazioni di Enrico Mazzanti.
Raffaello Caverni invia all’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti per il concorso Tomasoni il manoscritto della propria Storia del metodo sperimentale in Italia di complessive 1632 carte.
● Il 6 febbraio Antonio Favaro relaziona in termini positivi davanti alla commissione del concorso Tomasoni, e la Storia del metodo sperimentale in Italia del Caverni vince il premio di 5000 lire bandito dall’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.
● In aprile il Caverni firma un contratto con l’editore Antonio Civelli, cedendogli la proprietà della prima edizione della Storia del metodo sperimentale in Italia, a fronte delle spese da sostenersi per la pubblicazione.
● Sotto gli auspici di Sua Maestà il Re d’Italia e per i tipi dell’editore Barbèra esce nel maggio il primo volume dell’edizione nazionale delle opere di Galileo, sotto la direzione di Antonio Favaro e con i testi preparati da Isidoro Del Lungo .
● Irritato, oltre che per non essere stato ammesso fra i responsabili dell’edizione nazionale di Galileo, anche per la regola del concorso Tomasoni secondo la quale avrebbe potuto entrare in possesso del premio solo a stampa avvenuta, il Caverni rompe definitivamente i rapporti con Antonio Favaro, già diradati da qualche anno, accusandolo presso le autorità dell’Istituto di aver scritto la relazione per il concorso basandosi soltanto su un riassunto, richiesto espressamente al fine di non leggere tutte le pagine del manoscritto.
● Presso l’editore Civelli esce il tomo I della Storia del metodo sperimentale in Italia che contiene la Relazione della giunta del Regio Istituto Veneto, un discorso preliminare Dell’origine e de’ progressi del metodo sperimentale in Italia, e verte sui Principali strumenti del metodo sperimentale.
● Raffaello Caverni diviene socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili, alle cui adunanze presenterà negli anni a venire due memorie, Degli organi e delle funzioni della ruminazione (9 luglio 1893) e Dell’origine della grandine e delle percosse di lei (16 aprile 1899).
● Presso l’editore Civelli esce il tomo II della Storia del metodo sperimentale in Italia, incentrato sul Metodo sperimentale applicato alle scienze fisiche.
Presso l’editore Civelli esce il tomo III della Storia del metodo sperimentale in Italia, incentrato sul Metodo sperimentale applicato alla storia naturale.
Presso l’editore Civelli esce il tomo IV della Storia del metodo sperimentale in Italia, incentrato sul Metodo sperimentale applicato alla scienza del moto dei gravi (parte prima).
Presso l’editore Civelli esce il tomo V della Storia del metodo sperimentale in Italia, incentrato sul Metodo sperimentale applicato alla scienza del moto dei gravi (parte seconda).
● Raffaello Caverni muore il 30 gennaio, dopo breve malattia, nella canonica di San Bartolomeo a Quarate, lasciando eredi universali i fratelli in capite e i loro discendenti.
● Presso l’editore Civelli, con data 1900, ma stampato in realtà anni dopo, esce postumo il tomo VI della Storia del metodo sperimentale in Italia, incentrato sul Metodo sperimentale applicato alla scienza del moto delle acque e rimasto incompiuto.