Figlio del conte Olderico, militare svizzero al servizio del duca Francesco IV d’Asburgo-Este, Francesco Salis-Seewis nacque a Modena nel 1835. Nonostante provenisse da famiglia protestante, il padre, convertito, lo battezzò con rito cattolico contro il volere della madre, e il duca di Modena gli fece da padrino. Dopo i primi studi al Collegio San Carlo di Modena e al Collegio dei nobili di Torino, studiò filosofia e matematica all’Università di Modena, prima di entrare novizio nella Compagnia di Gesù a Verona. Terminò gli studi all’Università Gregoriana di Roma, dove fu allievo di Angelo Secchi che lo avrebbe voluto successore alla direzione della specola del Collegio Romano, se non si fosse deciso di affidargli prima l’insegnamento delle lettere classiche al Collegio di Verona e poi il rettorato del Convitto Fagnani a Bressanone. Dal 1875 fu collaboratore della «Civiltà cattolica», sulle cui pagine si occupò degli argomenti più svariati, dalla filosofia alla botanica, dall’economia all’astronomia, dalla matematica alla geologia e alla medicina, con lena particolare nella confutazione delle teorie evoluzioniste. In quest’ambito si colloca la recensione negativa all’opuscolo di Raffaello Caverni De' nuovi studi della filosofia pubblicata nel 1877. Ai lavori di argomento scientifico affiancò una nutrita pubblicistica militante su temi contemporanei, per lo più orientata alla difesa della fede e del potere temporale della Chiesa di Roma. Morì a Genova nel 1898.