Favaro Del Lungo Marchesini 

Per chi è interessato a Galileo, Antonio Favaro è il padre fondatore degli studi galileiani come li intendiamo oggi e il curatore dell'imponente edizione nazionale galileiana, per gli studiosi di Leonardo uno fra i primi a considerarlo un artista in senso etimologico e a porsi il problema di una riorganizzazione critica dei suoi manoscritti. Per i cultori padovani di storia locale è un pioniere nella ricerca documentata sulla lunga tradizione della loro Università, per gli ingegneri uno dei primi docenti italiani a sedere su una cattedra di statica grafica, per gli storici della matematica un apripista nell’insegnamento della loro disciplina.

Nonostante i suoi “primati” e nonostante sia stato uno degli attori principali della storia della scienza italiana fra il secondo Ottocento e l’inizio del Novecento, Antonio Favaro è ancora poco studiato, al di là dell’interesse di qualche specialista. La Teca digitale che gli viene dedicata intende fornire gli strumenti per ricostruire a tutto tondo questa figura emblematica, quasi un’incarnazione del secolo della filologia scientifica e del positivismo storico.

Il sostegno su cui si regge tutta l’impalcatura è l’archivio personale di Antonio Favaro, donato dalla famiglia alla Domus Galilaeana di Pisa poco dopo la sua fondazione e dotato finora solo del catalogo cartaceo di una parte del carteggio estrapolata fra gli anni Cinquanta e Sessanta. Ordinato, catalogato e digitalizzato grazie a un accordo fra il Museo Galileo e la Domus Galilaeana, il Fondo Favaro è l’ossatura su cui si modellerà un corpus di manoscritti, documenti, lettere e opere a stampa provenienti da biblioteche e archivi italiani ed esteri. Una raccolta imponente, supportata da sezioni bibliografiche, cronologiche, iconografiche e biografiche, che non si pensa confinata nella cerchia ristretta degli storici della scienza, ma estesa in un orizzonte interdisciplinare a chiunque abbia interesse ad entrare in profondità nelle pieghe della cultura ottocentesca e del passaggio al nuovo secolo.

Di questa Teca Antonio Favaro è al momento stesso oggetto e modello. Oggetto, perché carattere, vita e opere ne usciranno inquadrati con più nitidezza, rendendo ragione del suo rilievo europeo e dei suoi rapporti con i maggiori intellettuali del tempo. Modello, perché la ricerca ha seguito i suoi metodi e i risultati offrono uno spaccato sulla storia e sulle idee di quegli anni, facendone apprezzare vittorie e sconfitte, sfumature e contraddizioni.

Fondo Favaro della Domus Galilaeana